Notturno

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    Cavaliere della domenica

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    Mi cimento anche io a iniziare una storia che spero di proseguire con voi!!!!
    Questo è l'inizio, l'avevo scritto un po' di tempo fa.
    Pongo due regolette:
    * non scrivere meno di 5 righe!
    * è possibile apportare piccole modifiche a quanto scritto prima di voi, basta che le evidenziate

    Ecco a voi :jqn5zs.gif:







    Goffo e lento, com'ero sempre stato, correvo lungo la via buia. Il mio fiato era pesante, i piedi scivolavano sul pietrisco, le mie braccia si agitavano cercando di mantenermi in equilibrio. Ogni tanto volgevo la testa indietro, per vedere se mi stesse seguendo, ma non c'era traccia di lei: in quella strada in cui radi lampioni gettavano pozze di luce era impossibile scorgere cosa capitasse nell'oscurità.
    Il mio respiro disegnava nuvole di fronte a me, e iniziavo quasi a sentirmi al sicuro. Mai cantar vittoria quando si sta sfidando una vampira. Avrei dovuto sospettarlo. Rallentai un poco il mio già poco celere passo, fino a fermarmi. Appoggiai la mano su una parete, per riposare, toccando qualcosa di viscido, un lumacone, probabilmente. La ritrassi schifato, gettandola sotto la pioggia di luce. Repressi un conato di vomito nel vedere quella roba marroncina e bavosa spiaccicata sul palmo. Con lo sguardo mi misi a frugare l'aera circostante alla ricerca di qualcosa su cui pulirmi, e mi stavo rassegnando all'idea di doverlo fare sui miei jeans quando dal buio sporse una mano pallida che mi porgeva un fazzoletto di stoffa bianco. Un istante prima di prenderlo realizzai che quelle unghie così lunghe e curate, e quella pelle candida non potevano appartenere che a lei e mi sentii quasi svenire. Preso dai brividi restai col braccio a mezz'aria, e alla fine decisi di rifiutare il fazzoletto e mi pulii sui jeans.
    Provai a riprendere a correre, ma dopo tre dei miei passi quella mi fu davanti. Ed eravamo al buio, adesso. Indietreggiai piano piano, cercando di tornare nella luce con movimenti quantomai impacciati, percependo il divertimento di quel mostro. Non riuscivo a parlare, avrei voluto chiederle cosa volesse, anche se di sicuro non era una di quelle storie in cui un vampiro si innamora di un essere umano: la mia ciccia avrebbe frenato ogni buon sentimento.
    «N-non... non mi s-succhierei il sa-sa-sa-sangue se... se f-fossi in te. Sono.... sono un ciccione, n-non lo vedi? È p-p-p-pieno di c-c-colesterolo... » la mia voce risuonava ridicola alle mie stesse orecchie, e mi odiai per essere riuscito a spiccicare quelle parole senza senso. Vidi i suoi denti scintillare nell'oscurità, un riflesso argenteo sulle labbra nere. «T-t-ti prego...», implorai, senza convinzione alcuna.
     
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    Scribacchino

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    Era mostruosa, i suoi occhi vitrei mi lasciavano un profondo senso di perdizione. Adesso che era lì, e il suo aspetto famelico scintillava nell’oscurità delle tenebre, sapevo che non avrei mai potuto fuggire. Mi aveva scelto, e quando un vampiro ti sceglie sei già carne morta.
    “A-Allora, h-hai se-se-sentito quello che-che ho detto?” Sì, ero decisamente ridicolo. Ancora continuavo a pensare alle seducenti vampire dei film televisivi. Ma che ne sanno registi e direttori artistici di vampire se non ne hanno mai vista una in carne decomposta e ossa fredde?
    Era infatti gelido il contatto della sua mano che aveva preso a stringermi il polso. Affondai nel dolore del suo aspetto ora truce, nella morsa di una stretta che mi lasciò cadere di ginocchia ai suoi piedi.
    “M-Mi fai ma-male!” Ma il mio dolore era solo frutto dell’ansia che mi divorava nella mente. La sua presa forse non era poi così energica da sciogliermi le forze. Però lo sapevo, e lo sentivo: sì, era la mia ciccia che gli interessava.
     
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    Genio della lampada

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    *__* interessante!
    Yele, avevi in mente un genere specifico (horror, comico, commedia,...) oppure è a discrezione di chi interviene? ^^
     
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  4. Piccola Mia
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    <<ti prego...>>, e vidi i suoi occhi improvvisamente dentro i miei.
    <<non... non mangiarmi...>>, continuai e lei ad un tratto fece un'espressione strana, parve esitare, all'improvviso, ed io allora ne approffittai e ricominciai a correre, per quanto potevo. E corsi, senza sosta e senza ostacoli. La vampira non mi seguì e voltandomi per l'ultima volta indietro mi rincuorai perché lei non c'era ed io ero al sicuro, stanco ma al sicuro. Mi fermai. Poggiai una mano al muro e mi fermai.
    Sentivo il mio respiro affannato e poggiando l'altra mano al petto percepii i battiti assurdi del cuore. E che caldo che faceva, che caldo! Abbassai la testa verso terra e sventolai la mano per farmi un pò d'aria.
    "Ok!Devo stare calmo..." pensai: "E respirare..."
    <<non preferiresti sederti?>>
    Ed alzai lo sguardo, una voce soave aveva parlato e non fu difficile per i miei occhi raggiungere il suo volto.
    <<credimi, non ho nessuna intenzione di farti del male...>>
    E la voce parlò ancora di fronte al mio volto improvvisamente impietrito.
    <<allora vuoi sederti?>>
    Ed esitai, avevo tutte le ragioni di questo mondo per farlo.
    Tutte le ragioni?No!Forse soltanto una.
    Quella donna, era un vampiro.
    <<certo che sei un tipo davvero curioso, stai fermo lì e se volessi sai che potrei...>>
    << Va bene, va bene..>> mormorai di colpo, incredulo di me stesso.
    << Lo so, ho capito. Potresti mangiarmi benissimo...>>
    La vampira sorrise, un sorriso delizioso:
    << Tu potresti mangiarmi>> disse, sorridendo ancora, e poi:<<io al massimo ti potrei bere>>.
    E mi si sciolse in cuore la paura provata fino ad allora.
    Sorrisi anch'io.
    <<allora?>> continuò lei, << Ti sto invitando, ti andrebbe di sederti qui di fianco a me?>>
    Ed abbassai il capo: << Sì, mi va>> dissi. <<mi va bene>> e sorrise ancora, il mio sorriso sul sorriso di lei, così improvvisamente bella e deliziosa.

     
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  5. Fa}
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    per un secondo mi chiesi se era un inganno, poteva esserlo. cosa ne so io dei vampiri? la mia conoscenza si ferma a bela lugosi, e di sicuro non ci poteva essere paragone con la ragazza seduta accanto a me. era bellissima, riflessa nella luce pallida della luna e dei lampipni.
    non potevo veder emolto, ma mentre riprendevo fiato mi accorsi che lei invece non respirava proprio. questo mi fece nuovamente accapponare la pelle, ma proprio non avevo nessuna intenzione di alzare di nuovo le mie chiappe flaccide ora che mi ero seduto.
     
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    Cavaliere della domenica

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    a dire la verità non avevo in mente niente : D
     
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    Genio della lampada

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    perfetto XD allora lasciamo il tutto a discrezione degli utenti!!! *__*
     
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    Cavaliere della domenica

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    «Hai messo su un po' di pancetta dall'ultima volta che ci siamo visti, eh?» sogghignò la vampira. Io la fissai sconcertato. «U-ultima volta?». Non ricordavo affatto di essermi mai trovato in una situazione simile. Mai. Una ragazza così bella... me la sarei ricordata. Senza contare che era un vampiro: a maggior ragione, avrei avuto scolpito nella memoria un precedente incontro. E poi io non ero mai stato magro, nemmeno a dodici anni, nemmeno a sette, nemmeno nella culla.
    D'un tratto fu lampante: c'era stato uno scambio di persone! Lei non cercava me, ma qualcuno che mi somigliava. Ma come avrei potuto spiegarglielo?
    «Sì, so cosa stai pensando, Atael, che sicuramente mi sono sbagliata. Ahahah! Mai idea fu più sciocca. Tu non ricordi, ma ci conosciamo da molto tempo.»
    Atael? Chi diavolo era Atael? Di sicuro se lo avessi scoperto l'avrei riempito di botte. Se il mio cuore avesse retto, l'infarto era dietro l'angolo.

     
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  9. Fa}
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    Un mal di testa improvviso e violento mi stese definitivamente, Mentre cercavo di riprendermi sentii la sua voce perforare i miei pensieri, chiara e nitida: "Non resistere, Atael, lascia fluire i ricordi!". La guardai con la bocca aperta come una O maiuscola. Lei sorrideva, maliziosa, nella penombra del lampione. Avevo una gran voglia di piangere e vomitare.
     
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    Sembrava quasi che un martello volesse spaccarmi il cranio a metà. Mi presi la testa tra le mani mentre la voce continuava a rimbombare all'interno della mia mente seguendo ritmicamente il battito del cuore che a breve mi sarebbe esploso nel petto. La donna continuava a sorridermi dolce e inquietante, con le mani incrociate sul petto come se fosse in attesa di qualcosa.
    "Aiutami..." mormorai. Ma non si mosse, continuando ad osservarvi con sempre più vivo interesse.
    Sto per morire, lo sento. E non ho ancora avuto nulla dalla vita. Come vorrei una seconda possibilità...
     
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9 replies since 28/9/2010, 09:56   138 views
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