Momento topico

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    Genio della lampada

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    Ecco ciò che era stato iniziato sul vecchio Mondo... stava venendo così bene che mi dispiaceva non ripostarla qua^^

    CITAZIONE (Niba @ 31/10/2009, 14:22)
    SPOILER (click to view)
    Nessuna indicazione, nulla di nulla. Cosa accadrà?


    Si guardarono entrambi negli occhi, lui nei in quelli di lei, blu, profondi, sembrava non finissero mai, lei in quelli di lui, scuri vuoti, che non tradivano alcuna emozione. Nessuno di loro pensava questo momento sarebbe mai giunto, eppure eccoli li, sullo stesso pavimento dello stesso pianerottolo dello stesso condominio della stessa città nello stesso paese. Anche solo il fatto che si trovassero nello stesso mondo era una cosa di per sé strana, quasi impossibile. Almeno per loro due. Per interminabili istanti non si mossero, non proferirono parola. Gli sguardi immobili, l’aria piena di tensione e carica di emozioni. Probabilmente avrebbe voluto parlare, provare a chiarirsi, ma un lampo improvviso le passò per la mente, e dalla con la mano tastò la gonna: si, ce l’aveva con lei. Lo avrebbe fatto? Ben pochi sarebbero stati in grado di immaginarlo. In ogni caso, quello che fece fu sorprendente. Non gli lasciò il tempo di reagire, probabilmente avrebbe detto qualcosa, o avrebbe fatto esattamente come lei. Ma fu più lento, esitò, e quell’esitazione fece in modo che ormai non potesse più reagire, ribattere alle azioni di lei. Chi li avesse visti a confronto, in quel momento, si sarebbe sicuramente domandato cosa stavano facendo, perché erano li, insieme….

    CITAZIONE (Aylys Raziel @ 10/11/2009, 13:25)
    Così, come in un rallenty prese la sua mano, mentre lei, titubante si teneva pronta, la sua mano circondava la fredda bomboletta nella sua tasca. Si sentiva un po’ ridicola, forse doveva ascoltare di più il suo cuore che gli assidui moniti di suo padre sul fare attenzione agli sconosciuti.
    Non era colpa sua se ogni volta che lo vedeva provava profonde sensazioni di pace. Dal canto suo, lui, ormai era arrivato a sognarla, la pensava di continuo, ma era consapevole che erano solo giochi di mente. La realtà è ben diversa.
    Ma questa volta le cose dovevano andare in maniera differente. Lui avrebbe fatto la differenza, e anche se tutto il suo io gridava “baciala”, lui le aprì delicatamente la mano e sul suo palmo morbido posò…

    CITAZIONE (K.E.R @ 26/11/2009, 21:19)
    "E questa? Cosa sarebbe?" Si sentiva vagamente confuso. Fissò la piccola chiave che lei le aveva messo nel palmo della mano. Poi il suo sguardo tornò a posarsi nel suo e suoi sui capelli che disegavano un'aureola sul pavimento.
    "La prossima volta, usa la chiave invece di aspettarmi davanti alla porta..."
    Sentì il suo corpo fremere. Effettivamente il pavimento era freddo, ma lei non sembrava intenzionata ad alzarsi. Cosa stava aspettando? Si aspettava qualcosa? Forse avrebbe potuto...
    Il momento volò via e l'imbarazzo preso il posto della magia.
    Lui si schiarì la voce e si alzò, porgendole galantemente la mano. Dopo averla travolta a quel modo era il minimo che potesse fare, in fondo.

    CITAZIONE (Niba @ 29/11/2009, 16:42)
    Non era la prima volta che si vedevano, ma era la prima volta che si parlarono. Era strano, perchè lei, Isabel, conosceva tutti nella palazzina e stringeva amicizia come niente. Però non era mai riuscita ad avere un incontro verbale vero e proprio con lui, introverso, sfuggente. Il fatto che entrasse o uscisse di casa ad orari sempre imprevedibili poi non le avevano dato occasione di presentarsi.
    Ora però si era creata l'occasione ideale, speciale, fantastica: lui stava correndo per i pianerottoli e lei con la sua buffa goffaggine non era riuscita ad evitarlo, facendosi travolgere. Eppure lei era lì solo per restituirgli la chiave che aveva lasciato all'interno della toppa...
    La aiutò ad alzarsi e si trovarono uno davanti all'altra, senza sapere cosa dirsi. Dall'ingresso del condominio però giunsero voci aspre che gridavano all'inseguimento. Immediatamente lui riprese la corsa, salendo i gradini tre a tre.
    "Forse non è il momento ideale per parlargli" pensò Isabel. "Però... Dovrei seguirlo?"

    chi ha voglia di continuare?
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