Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

~ Christiane F.

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  1. IlDiavolo&Ivan
     
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    Autore: CHRISTIANE F.
    Titolo: NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO

    http://bur.rcslibri.corriere.it/shared_lib...m/1711520_0.jpg



    CITAZIONE
    Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino Di Christiane F. Questo libro è stato realizzato grazie alle interviste a una giovane berlinese Christiane F. che racconta la sua storia e quella dei suoi coetanei, sullo sfondo di una Berlino ove i quartieri-dormitorio e le discoteche sono simili a quelli di ogni grande città europea. E' una storia di una precoce ascesa nel mondo della droga e della sua faticosa risalita. Trama Christiane è una dodicenne berlinese. Inizia a frequentare, introdotta da un'amica, un circolo di giovani gestito da un'associazione di volontariato. Le difficoltà familiari, un padre che la picchia e la madre che se ne va di casa e i suoi continui rapporti con tossicodipendenti la conducono ben presto sulla strada della droga. A dodici anni Christiane inizia a fumare hascisc a tredici a iniettarsi eroina. Insieme a delle amiche inizia a frequentare una nota discoteca berlinese : “Il Sound”. E' proprio lì che incontra il suo primo grande amore Detlef, anche lui bucomane. Christiane continua a entrare e a uscire di prigione, attraversa tutte le tappe della degradazione, dal furto alle prostituzione, e un giorno decide di smettere e di avviarsi verso la disintossicazione. Prova diverse volte la disintossicazione in casa, con Detlef, ma quando sembra pulita ricade sempre nel tunnel dell'eroina e della prostituzione. Prova allora ad affidarsi a una casa di cura, ma scopre che il giro di eroina c'è anche lì e capisce che non gli servirà a niente rimanere e decide di scappare. Attraversa periodi di profonda commiserazione, dice di non riconoscere più il suo corpo e pensa anche di suicidarsi. La madre alla fine decide di mandarla a vivere lontano da Berlino, dalla droga e dagli amici, ed è lì, in un paese di campagna dall'altra parte della Germania che Christiane riesce a liberarsi definitivamente dal tunnel della droga e riesce anche a vedere per se stessa un domani migliore. Personaggi Principali: Christiane, la giovane protagonista di questo documento - verità. Inizia a fumare hascisc a dodici anni e a iniettarsi eroina a tredici, racconta con un linguaggio crudo la sua storia e quella dei suoi coetanei.

    Bello il libro.

    Un pugno sullo stomaco. Consigliato ai maggiorenni


     
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    No, non è necessario essere maggiorenne. Anzi, certe cose ti colpiscono molto anche quando hai 15 anni, età in cui lo lessi la prima volta.
    Sì, un pugno sullo stomaco in effetti...
     
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    Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
    Autore: Christiane F.
    Editore: Best Bur Rizzoli
    Anno: 2013
    Pagine: 309

    Descrizione:
    Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.
     
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    Storia crudissima e dura che racconta le difficili esperienze di vita degli adolescenti di quel periodo attraverso testimonianze dirette. Ho trovato questo libro molto interessante e duro.
     
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    Io onestamente l'ho trovato noiosissimo. Cioè, posso capire che per un ragazzino del liceo che prende alla leggera il discorso della droga possa essere una lettura "educativa", ma avendolo letto di recente l'ho trovato molto ridondante e focalizzato sull'attirare l'attenzione per le tematiche sempre attuali e, appunto, finalizzate a dare una maggiore coscienza del problema. Il fatto è che oramai tra internet e tutto dubito che esista qualcuno che non abbia capito quale sia il reale pericolo della droga. Almeno, questo è il motivo per cui l'ho trovato noioso personalmente. Poi io non ho mai sopportato i libri di "formazione" e questo essendo basato su alcune interviste è, a mio parere, anche strutturato male e troppo dal punto di vista della protagonista col "senno di poi". Subito dopo ho anche visto il film e devo dire che la noia è stata identica.
     
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    Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
    Autore: Vera Christiane Felscherinow
    Anno: 1978
    Editore: Rizzoli
    Pagine: 344
    Descrizione:
    Berlino, anni Settanta. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish a dodici anni, a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A tredici passa all'eroina, a quattordici si prostituisce. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. Un libro duro, cattivo, amaro. Il racconto, vero, di un'adolescenza vissuta ai margini di un'intera società.


    In attesa da anni, visto l'arrivo della serie tv, che comunque pare poco ci azzecchi con il libro, mi pare il momento giusto per colmare questa lacuna libresca.
     
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    Aggiunto in coda alla scheda già esistente.

    Dopo quarant'anni fanno una serie tv?
    Non bastava il film?
     
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    CITAZIONE (taksya @ 8/5/2021, 15:45) 
    Aggiunto in coda alla scheda già esistente.

    Dopo quarant'anni fanno una serie tv?
    Non bastava il film?

    Cercando il cognome non l'avevo trovato...
     
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    CITAZIONE (Elianto782 @ 8/5/2021, 20:49) 
    CITAZIONE (taksya @ 8/5/2021, 15:45) 
    Aggiunto in coda alla scheda già esistente.

    Dopo quarant'anni fanno una serie tv?
    Non bastava il film?

    Cercando il cognome non l'avevo trovato...

    Solo nelle ultime edizioni hanno messo il nome completo.
    Ai tempi era anonima.
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Non so se riuscirei a vedere la serie. Del film ricordo solo con piacere il concerto di Bowie.
    Il libro invece mi è rimasto impressissimo, l'ho letto due o tre volte a distanza di anni, non so se lo rileggerei in effetti adesso.
     
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    Mangianabbi

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    CITAZIONE (°Ln @ 9/5/2021, 23:53) 
    Non so se riuscirei a vedere la serie. Del film ricordo solo con piacere il concerto di Bowie.
    Il libro invece mi è rimasto impressissimo, l'ho letto due o tre volte a distanza di anni, non so se lo rileggerei in effetti adesso.

    speriamo decolli presto (tra l'altro zero paragrafi/capitoli)! poi guarderò la serie!
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Guarda, secondo me oggi "pesa" di meno rispetto al momento in cui è uscito. Ora storie di droga anche tra ragazzini sono (relativamente) sdoganate , abbiamo tutti letto e visto di peggio, e quindi probabilmente l'effetto di questo libro è diluito nella over-informazione.
    Abbiamo letto e visto Trainspotting: e già questo secondo me è un cambio di prospettiva importante; ma siamo stati anche sommersi di film/serie tv sul tema, alcuni anche bellissimi, che però lo rendono meno inaspettato, meno nuovo e forse addirittura più noioso, come dice absolute

    Per dire: anche questo video, alla fine, questo racconta.
     
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    Credo abbia perso progressivamente forza più ci si allontanava dal momento storico in cui si svolge.

    Ai tempi era una problematica nuova, poco conosciuta... adesso è sdoganata e meno di impatto poi, come dice Ellen, vediamo molto di peggio.

    A fine anni '70, con la stessa età dei protagonisti, vedere il film e leggere il libro era un bel pugno nello stomaco.
    Adesso credo annoierebbe anche me.
     
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    Anche per me è una lacuna.
    Mi ricordo solo vagamente di aver letto un estratto in un libro di antologia.

    Un libro di antologia, ahah.

    Ora però mi avete fatto venire voglia di vedere almeno il film. Almeno per Bowie.
     
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    CITAZIONE (°Ln @ 10/5/2021, 11:05) 
    Guarda, secondo me oggi "pesa" di meno rispetto al momento in cui è uscito. Ora storie di droga anche tra ragazzini sono (relativamente) sdoganate , abbiamo tutti letto e visto di peggio, e quindi probabilmente l'effetto di questo libro è diluito nella over-informazione.
    Abbiamo letto e visto Trainspotting: e già questo secondo me è un cambio di prospettiva importante; ma siamo stati anche sommersi di film/serie tv sul tema, alcuni anche bellissimi, che però lo rendono meno inaspettato, meno nuovo e forse addirittura più noioso, come dice absolute

    Per dire: anche questo video, alla fine, questo racconta.

    Ah, il video del mio avatar. Sì, comunque, va contestualizzato all'epoca. Anche se personalmente non apprezzo questo tipo di romanzo, non ho mai sopportato le "storie vere" in letteratura o cinema, preferisco la finzione, che spesso è più vera della realtà. Di sicuro il voler fare un esempio è il tema portante e forse all'epoca aveva senso. Oggi non so quanto possa fare presa e non penso scoprirò mai com'è la serie, ma personalmente non mi avrebbe incuriosito neanche all'epoca (così come non mi incuriosì il film). Il paragone con Trainspotting mi sembra esagerato, non credo che quello avesse un intento moralizzante. Però di sicuro per l'epoca erano "novità", per quanto la dipendenza in generale esista da sempre.
     
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19 replies since 17/12/2010, 18:03   216 views
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