Non è un sonetto tradizionale: è una di quelle prime poesie che scrivevo un anno fa e che chiamo pseudosonetti. Rispettano le rime ma non il numero di sillabe. ne ho scritti, dopo, anche alcuni in versi endecasillabi canonici per esercitarmi un po', ma questa è una delle prime.
Noia
Piovon, copiose, frasi vuote di senso,
sopra stagni, di tediosi discorsi.
Legioni di parole avanzano, nell'immenso
campo di vite umane e trascorsi
viaggi d' esistenze. Spesso penso
agli anni passati e sovvengon rimorsi,
per quanto non è stato. Resta intenso
il desiderio di viver, senza opporsi
al corso degli eventi, per altri momenti
di dolce gaudio, ma temo di passare
altri attimi di sconforto e lamenti
dell'animo, per la noia ed osservare
me stesso altalenare tra gli stessi sentimenti,
cercando, ingenuamente, sempre di ricominciare.
Edited by Alan Turing - 28/6/2013, 15:44
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