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Kiby89.
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Titolo: Blaze
Autore: Stephen King
Anno: 2007
Link Ibs: Blaze
*** / *****CITAZIONE"Se devi fare un rapimento, devi prendere un neonato", aveva detto George. "Un neonato non ti può identificare, quindi lo puoi restituire vivo. Non può metterti nei casini cercando di scapare o mandando messaggi [...]. Un neonato può solo starsene lì, buono buono. Non sa nemmeno di essere stato rapito"
Blaze è un uomo adulto con il cervello di un bambino; non è cattivo. Ma George è furbo, George è la mente dei loro piani criminali. Ma George è morto. Di chi è allora la voce con cui Blaze parla sempre?
Stephen King lo scrisse tra il 1966 e il 1973, il periodo dei suoi romanzi pubblicati con il nome di Bachman. Lo rinchiuse in un cassetto pensando che non fosse un buon lavoro e che meritasse di restarsene chiuso. Il libro e l'autore sono maturati e dopo più di trent'anni King ha avuto il coraggio di riprenderlo in mano. Bisogna essergli grati, perchè è un buon romanzo. Sarebbe stato un peccato perderlo.
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Romanzo esordio di King. Stile ancora non ben definito. Ci sono avvisaglie del King maturo ma la vicenda ha ben poco di paranormale e cruento.
Suscita molta tenerezza il protagonista, Blaze. Maltrattato dal padre e dalla vita. Ragazzone grosso e robusto con un'ammaccatura in testa e con un QI non molto elevato, queste sono le sue caratteristiche principali, quelle che han portato i suoi compagni, i dipendenti dell'istituto e i "colleghi" ladruncoli a approfittarsi di lui, della sua forza, della sua stupidità e della sua fedeltà. Viene coinvolto presto in un girone di piccola-delinquenza, progetta con l'amico George il gran colpo: rapimento di neonato di famiglia facoltosa. Al momento del rapimento però Blaze è solo, o meglio, è accompagnato dal fantasma di George, morto mesi prima. Infatti Blaze viene coinvolto in quest'impresa, troppo difficile per le sue limitate capacità, dalla voce dell'amico. Voce che il protagonista stesso capisce, in una certa misura, provenire da se stesso...non si sofferma molto su questo particolare, preferisce invocare l'amico nei momenti di difficoltà.
King utilizza moltissimi flashback che introducono una narrazione parallela al rapimento, trattano tutti del passato di Blaze, della sua crescita. Questo espediente narrativo rende il romanzo un po' più vivo e scorrevole, probabilmente senza questi ricordi il romanzo risulterebbe... vuoto.
voto 6.5
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