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..:Lilith:..
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Rise, offrendo il viso al cielo, lasciando che i fiocchi di neve si depositassero sulla sua pelle fredda, uno alla volta, o a piccoli gruppi... sulla fronte lasciata scoperta dal cappello di lana che indossava a nascondere la chioma ramata; sul naso ghiacciato a causa della permanenza all'esterno; sulle gote punteggiate di minuscole lentiggini e sulle labbra vermiglie... ne leccò via uno prima che si trasformasse in una goccia d'acqua, avevano il sapore dell'inverno, delle montagne e del passato...
Il passato? Il tempo che scorre può avere un sapore? Per Morril sì. Qualsiasi cosa aveva un gusto o un profumo ben preciso: l'amore sapeva di fragole mature, la felicità profumava di albicocche e zucchero filato e la tristezza... be' per quella l'unica cosa che le veniva in mente era lo sterco di cavallo! Sì, proprio lo sterco di cavallo, quando se ne trova in grandi quantità, ammucchiato ai lati dei campi coltivati. Proprio quello, che fumante appesta l'aria e anche dopo che te ne sei allontanato ti sembra di averne il sapore amaro in bocca, l'inconfondibile misto di letame e stalla... e di mosche che ci ronzano attorno...
A Morril non piaceva essere triste, quel sapore in bocca non lo voleva sentire più! Così cercava ogni pretesto, ogni scusa e ogni occasione per sorridere ed essere felice... e quella mattina nulla l'avrebbe resa più felice che poter salutare la prima nevicata dell'inverno!
I fiocchi di neve si scioglievano sul suo calore, provocandole deliziosi brividi quando si infilavano giù per il collo, sorpassando le barriere degli abiti e scivolandole sulla pelle. Guardava il cielo bianco e infinito e allargando le braccia si mise a danzare insieme alla neve, volteggiando come uno spirito dei ghiacci, mentre la sua risata squillante e cristallina abbracciava il silenzio ovattato della valle...
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Originalbbb .
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Hai comunicato sentimento, forse è la cosa più importante.
L'ultima metafora però non mi convince del tutto. -
..:Lilith:.. .
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Grazie per aver letto e commentato!
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S o n i a .
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Caspita, come scrivi bene! Sembra di vedere la scena e sentire l'allegria della protagonista mentre assapora i fiocchi di neve 
Solo non mi convince l'accostamento sterco di cavallo-tristezza. Lo accosterei di più al fastidio, al disgusto ecc., ma non alla tristezza. Ma è solo un mio parere.... -
..:Lilith:.. .
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Grazie per il commento che vedo solo ora! ^^
Uhm... sai, non sei la prima persona che mi dice che lo sterco di cavallo non va d'accordo con la tristezza... eppure, bho... in quel momento mi sembrava azzeccato... ^^
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E' bello, è bella l'idea dei profumi, è narrato in maniera molto elegante e precisa, molto comunicativa.
Peccato che lo sterco di cavallo per me non ha un odore così sgradevole! E non si usa per concimare quasi mai, si usa quello di vaccino.... e sicuramente quando lo si usa non è caldo =p e poi sarebbe caldo e pieno di mosche appena sfornato!!
a parte questo, sarà perché sono campagnola, l'odore dello sterco degli erbivori non lo ritengo così negativo (annusa quello dei maiali se hai coraggio), quindi il racconto perde gran parte del suo senso per una metafora che non combacia =(
non lo assocerei a prescindere a qualcosa di negativo (nemmeno a qualcosa di positivo eh!).mi spiace!.
Albicocche e zucchero filatoFrammento di esercizio di scrittura |
