Pecore e Tuoni

Frammento di esercizio di scrittura

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  1. ..:Lilith:..
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    Pecore e Tuoni
    - Frammento di esercizio di scrittura -


    Era seduta alla finestra ad osservare le foglie che danzavano nel cielo plumbeo, in attesa di essere sbattute a terra dalla violenza del vento che non le avrebbe risparmiate nemmeno quel giorno, innocenti vittime della tempesta che si sarebbe abbattuta a momenti sull'isola.
    L'ultimo temporale aveva strappato una parte del tetto, scoperchiando la camera di Colin. Ricordava ancora le urla del fratellino che si era svegliato nel cuore della notte, gli occhi sgranati ad osservare attonito lo squarcio sopra alla sua testa e la bocca spalancata in un interminabile richiamo alla mamma, mentre la pioggia battente, incurante del bambino biondo che piangeva, continuava a cadere sul suo lettino, sul vecchio coniglio di pezza a cui mancava un occhio e sulle sue scarpe nuove da calcio... sì, perché il giorno seguente Colin avrebbe dovuto iniziare a giocare con la nuova squadra, anzi la prima squadra che l'isola avesse mai avuto! Purtroppo non iniziò mai, perché il campo da calcio appena costruito si trasformò in una impraticabile pozza di fango per diversi mesi e con il tempo il villaggio si dimenticò di cosa là sotto una volta si trovasse. Le pecore tornarono a brucare l'erba che era ricresciuta quando il terreno aveva finalmente assorbito tutta l'acqua, riprendendo possesso del pezzo di terra che era stato loro sottratto, e la vita proseguì come al solito.
    Lo schianto del tuono la fece rabbrividire. Perché riuscivano sempre a coglierla impreparata? Si domandava stizzita. Ma sarebbe arrivato il giorno in cui nulla l'avrebbe più sorpresa! Nè la pioggia, nè il vento e nemmeno quegli stupidi tuoni che la facevano balzare dalla seduta imbottita sotto alla finestra come una gatta colta con le zampe nella ciotola del cibo! Appiccicò il naso al vetro freddo per controllare cosa stesse accadendo al pontile. La sua camera era costruita appena sotto al tetto della loro casa, con il soffitto spiovente e grandi assi di legno sul pavimento. Le piaceva restare lassù, era come se fosse un angolo di mondo tutto per lei, dove nessuno poteva entrare, ma da dove poteva dominare con lo sguardo quasi l'intera isola. Dalla sua finestra vedeva la chiesa, la piazza del mercato, quella grande casa bianca sulla collina e le pecore...
    Non aveva mai capito perché ci fossero così tante pecore sull'isola! Più pecore che cristiani! Diceva sempre il nonno...
    Ma quello che le premeva vedere in quel momento più di ogni altra cosa era il suo piccolo catamarano ormeggiato al fondo del vecchio pontile. Quante volte aveva rattoppato le sue vele? Sospirò. Aveva perso il conto. Forse avrebbe dovuto tirarlo in secca, si disse alzando gli occhi al cielo nero che prometteva pioggia, tanta pioggia...



     
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  2. T.S. ~ Silent Ice
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    Mi piace ^^ sembra una buona introduzione a qualcosa... però non si sa bene cosa, sarebbe interessante vedere di cosa parla questa storia e cosa vuole raccontarci.

    L'unica cosa che non mi ha convinto del tutto è la similitudine con il gatto e la ciotola, mi pare un po' troppo macchinosa ^^
     
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  3. Lelia28
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    Ciao Lilith :)
    Era seduta alla finestra ad osservare le foglie che danzavano nel cielo plumbeo, in attesa di essere sbattute a terra dalla violenza del vento che non le avrebbe risparmiate nemmeno quel giorno, innocenti vittime della tempesta che si sarebbe abbattuta a momenti sull'isola.
    Allora dopo foglie virgola dopo plumbeo niente virgola dopo vento virgola e dopo giorno punto.
    Verrebbe così: Era seduta alla finestra ad osservare le foglie, che danzavano nel cielo plumbeo in attesa di essere sbattute a terra dalla violenza del vento, che non le avrebbe risparmiate nemmeno quel giorno. Innocenti vittime della tempesta che si sarebbe abbattuta a momenti sull'isola.
    E' importante modificare la punteggiatura per dare il giusto ritmo a questa frase che è troppo lunga ma che non si può nemmeno spezzare troppo perchè se ne perderebbe il senso.
    Era seduta alla finestra...io metterei presso la finestra perchè alla non so mi sa di vago, era sul davanzale?Su una sedia vicino?Era in piedi affacciata?
    gli occhi sgranati ad osservare attonito lo squarcio sopra alla sua testa... quel alla è di troppo rende poco scorrevole la frase
    loro sottratto, e la vita proseguì
    eliminerei la virgola.
    Lo schianto del tuono in realtà a schiantarsi è il fulmine non il tuono, il tuono è solo rumore perciò il fragore del tuono o un termine simile.
    Ma quello che le premeva vedere in quel momento più di ogni altra cosa era il suo piccolo catamarano ormeggiato al fondo del vecchio pontile.
    virgola dopo momento e virgola dopo cosa.

    Questo frammento mi piace molto, si visualizza bene ed anche la lettura è abbastanza scorrevole salvo un po' di punteggiatura da ritoccare, sarebbe interessante saperne di più, di questa mondo che pare così lontano un po' malinconico, un po' sognante...
     
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  4. ..:Lilith:..
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    Grazie del commento ^^


     
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    Cavaliere della domenica

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    Woah. Questo è davvero qualcosa che mi piace!
    Hai un modo di descrivere assolutamente splendido, descrittivo e vivido - sia parlando del tempo che del subbuglio della ragazza. Mi piace il percorso dei suoi pensieri che si mescola con la tempesta in arrivo, e adoro il titolo.
    *___*
    insomma: complimenti!!
     
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4 replies since 14/4/2010, 10:36   118 views
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