L'innocenza e la musica, entrambe...

...da guardare col cuore | voti: 7 (h)

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  1. simonaALIASpulce
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    Dopo aver scritto per la certamen di prosa a scuola questo testo narrativo vorreiriproporlo qui per sentire che ne pensate...

    il tema era: CIò CHE CONTA è INVISIBILE AGLI OCCHI, NON SIVEDE CHE COL CUORE...


    Una serata come tante altre. Un sabato sera.
    I locali sono pieni di gente, ragazzi per la maggior parte che si scatenano dopo una settimana di studi.
    Tra questi ci sono anche Chris e Mike. Amici da sempre.
    Il locale risuona di musica, tutto rimbomba, tutti in pista che ballano.
    Ad un certo punto la musica si ferma. Il DJ è il primo che se ne accorge dall’alto della sua postazione. Un ragazzo sta male.

    -Mike, Mike! Svegliati, cos’è successo? Qualcuno chiami un ambulanza!!!-
    Chris cercava invano di svegliare il suo amico, caduto a terra privo di sensi. Il guardiano del locale intanto aveva chiamato la polizia, era una scena a cui ormai era abituato. Accadeva quasi ogni sabato sera, i ragazzi facevano uso di sostanze stupefacenti, stavano male e se gli andava bene stavano solo qualche giorno in un letto d’ospedale.
    L’ambulanza era arrivata in fretta. Mike era stato portato via, ed ora la polizia indagava su cosa era successo.
    Più di una persona affermò di aver visto Chris e Mike insieme al bancone del bar. E siccome quella sera era l’unico che aveva passato del tempo parlando con lui, prima dell’incidente. venne portato via e spinto in una lurida cella del commissariato.
    Chris era un bel ragazzo, alto, slanciato, moro con occhi neri, colore del buio. E a dire la verità, a vederlo sembrava pure cattivo e minaccioso. Ma non era assolutamente così. Era un ragazzo più che docile, obbediente e coscienzioso, uno studioso liceale che al contempo studiava anche al conservatorio. Non avrebbe mai fatto del male a una mosca, e quindi, neanche, al suo migliore amico. Avevano litigato molte volte i due amici, ma, sempre grazie a Chris, erano riusciti a fare pace.
    E invece ora Chris era il maggiore indiziato, poiché tutte le poche prove che erano state trovate erano contro di lui , ma infondo tutti sapevano che lui era innocente, e la prima sostenitrice di questo era proprio la madre di Mike.
    Pochi giorni dopo l’avvenimento arrivò il primo processo, dei tanti che avrebbero determinato la sorte di Chris.
    E nel frattempo Mike era finito in coma. Erano passati esattamente quattro giorni, e lui non si svegliava.
    Durante il processo si ricapitolarono le prove per cui si presumeva che Chris avesse messo di nascosto qualche cosa nel bicchiere di Mike. La sostanza era stata analizzata e identificata come una droga tagliata con sostanze a cui il ragazzo era allergico.
    La maggior parte delle testimonianze però erano solo supposizioni. In realtà non c’era nessuna prova fondata determinare che il colpevole fosse Chris. Ma i giudici spesso vogliono trovare un colpevole a tutti costi, nel caso non si sappia chi sia questo, così per loro tutte le prove erano più che evidenti.
    E la sentenza venne presto chiusa.
    Alla fine del processo la madre di Mike si alzò ed andò a parlare col giudice, vecchio amico d’infanzia.
    -ciao Carl!-
    -Oh Margaret! Quanto tempo che non ci si vede! Mi dispiace molto per tuo figlio, sai?-
    -anche a me… Ma ascolta, non si può fare niente per quel ragazzo? Tutti sappiamo che è innocente…-
    -Margaret… Non ci sono prove, non ha saputo dare spiegazioni, è confusionario e si contraddice… Come fai ad essere tanto convinta che sia innocente?-
    -Carl, io lo conosco, è il migliore amico di mio figlio da quando erano poco più che due pargoli… In teoria, poi non ci sono neanche prove effettivamente evidenti contro di lui…E inoltre, non perché qualcosa non si vede questa non ci sia…
    Così è la sua innocenza, non si vede, ma c’è, e ne sono più che sicura…-
    -Margaret, testarda come sempre, che ne dici di andare a mangiare qualcosa mentre mi parli di questa tua convinzione…-

    Un paio di settimane dopo quella fatidica chiacchierata ci fu la sentenza finale.
    -arriva il Giudice: tutti in piedi-
    Carl col suo aspetto sicuro entrò in aula.
    -cari signori, due settimane fa parlai con una donna: la signora Margaret Cloe, la madre del ragazzo in coma da diciotto giorni, vittima di essere stato “avvelenato”.
    Ha detto di credere fermamente nell’innocenza del ragazzo, unico imputato. Devo dire che i suoi discorsi mi hanno affascinato: ha parlato come una madre, sì, addolorata, ma anche determinata e sicura. Le ho detto che a me i suoi discorsi mi convincevano, ma purtroppo io sono un povero giudice, solo un povero S. Tommaso… Mi devo attenere a ciò che vedo, è il mio lavoro… Poi, pochi giorni fa poi mi è arrivata questa mail, che probabilmente non cambierà l’esito della sentenza, ma mi farebbe piacere leggerla alla corte.

    “Nella vita ci siamo già chiesti, sicuramente molte volte, quali sono le cose importanti, quelle che contano veramente. A questa domanda sono molti quelli che probabilmente risponderebbero: “ La pace, l’amore etc…” Tutti d’accordo che ci sono cose ben più importanti del denaro, anche se bisogna ammettere che al giorno d’oggi senza un minimo di denaro non si potrebbe vivere. Ma le cose veramente importanti, tutti sappiamo che sono elementi che non si vedono.
    Vorrei parlare per esempio di qualcosa che conta nella vita di, più o meno, tutti quanti: la musica. Chi mi conosce bene sa che per me parlare di musica è all’ordine del giorno, ebbene, vorrei inserirla anche qua e dimostrare quanto, pur essendo invisibile, possa diventare importante per una persona, e soprattutto che, come l’innocenza di una persona non va guardata, o meglio, ascoltata solo superficialmente. Innanzi tutto la musica non è indispensabile, almeno, non per chiunque, ma tutti quanti, giovani e anziani hanno un po’ di musica dentro di loro.
    Quando si ascolta la “Musica” non sono le orecchie che la ascoltano ma è il cuore. E non importa il genere, il ritmo o il cantante, niente di tutto questo, questi sono solo elementi di cornice della musica. Ognuno ha un suo modo di vedere la bellezza di una canzone, e tutti la riescono a trovare.
    Per esempio, io ascolto principalmente le parole delle canzoni, e penso che ritrovarmi dentro sia una cosa fantastica. È stupendo trovare dentro ad una canzone una parte della mia storia o dei miei sentimenti, belli o brutti che siano, e sapere che non sono l’unica a provare quelle emozioni.
    Poi mi piace soprattutto perché potrei andare in strada e cantando una canzone svelare i miei segreti a tutti e a nessuno. Le mie canzoni, così le chiamo io, quelle canzoni che ascolti ed un brivido ti sfiora, quelle che ognuno di noi ha nel cuore.
    Ma Musica non vuol dire necessariamente solo canzoni. Musica vuol dire anche suonare. Ed io posso dirne qualcosa dopo aver provato a suonare un sacco di strumenti, e dopo aver scoperto che sono solo due quelli che fanno per me: il flauto traverso e la mia stessa voce (quest’ultimo da perfezionare).
    Il cuore sente anche questo, sentiamo in profondità che quello è il nostro strumento, quello capace di farci fare il giro del mondo, portarci lontano, restando in camera nostra.
    Quanti sono quelli che quando suonano non sono più a casa loro, ma con il cuore volano in luoghi lontani, respirano l’aria di quei posti e potrebbero descriverli alla perfezione anche non essendoci mai stati, proprio come Novecento di Baricco, quanti sono?
    E suonando si provano emozioni sempre diverse, prendi quella sicurezza che di solito non hai. Se dovessi parlare davanti a tantissime persone, quasi sicuramente non ce la farei, ma se dovessi cantare intorno a me sparirebbe tutto.
    Ed ancora: che soddisfazione e che sensazione di orgoglio che si prova dopo aver suonato quel brano così difficile ma così bello…
    La musica ci da tanto e ci dice tanto, eppure è invisibile, nessuno può dire se c’è o non c’è effettivamente… sì, ovviamente la sentiamo, ma il discorso è esattamente come quello per un innocenza non riconosciuta… Noi la sentiamo, ma solo un cuore che sa ascoltare bene un altro cuore può capire qual è la verità…”

    La mail finiva così… Io devo ammettere che ho finalmente imparato che devo smetterla di affidarmi alle apparenze… Ma…Purtroppo…-

    In quel momento un cellulare squillò…
    -Pronto, cosa? corriamo subito… davvero? Grazie mille… -
    Era il telefono di Margaret…
    -Era l’ospedale, Mike si è svegliato… Ha detto anche che si ricorda il volto dell’uomo che gli ha versato una sostanza nel bicchiere, facendola passare per un dolcificante…-

    -Allora, se le cose stanno così, dichiaro Chris Reidson innocente… La sentenza è chiusa! -


    grazie per averlo letto,ciao!
     
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  2. hilkail
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    allora, eccomi qua. rispondo alla chiamata! se non lo fa la moderatrice della sezione...(eh, sì. le piace dirselo da sola).

    CITAZIONE
    uno studioso liceale che al contempo studiava anche al conservatorio.

    avresti dovuto usare un sinonimo o elaborare la frase in un modo diverso. al momento non mi viene in mente niente di elegante, però...

    CITAZIONE
    Non avrebbe mai fatto del male a una mosca, e quindi, neanche, al suo migliore amico

    non avrei messo le virgole che racchiudono "quindi". la frase dovrebbe essere un tuttuno.

    CITAZIONE
    ma infondo tutti sapevano

    deve essere un errore di battitura. va staccato.

    CITAZIONE
    -Carl, io lo conosco, è il migliore amico di mio figlio da quando erano poco più che due pargoli… In teoria, poi non ci sono neanche prove effettivamente evidenti contro di lui…E inoltre, non perché qualcosa non si vede questa non ci sia…
    Così è la sua innocenza, non si vede, ma c’è, e ne sono più che sicura…-

    questa frase è un pochino arzigogolata...XD

    per il resto mi sembra una buona storia. un po' frettolosa, ma capita se era un compito si scuola. sei comunque sulla buona strada per diventare un brava scrittrice.
    persevera, mi raccomando.

    voto: 7

    Edited by hilkail - 4/5/2010, 13:02
     
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  3. simonaALIASpulce
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    grazie per il commento^^ so che è frettolosa, specialmente il finale. In effetti è stato scritto molto velocemente.
    è nato per un concorso a scuola, ma all'inizio era solo la parte dell' e-mail. Solo dopo ho letto che doveva essere un testo narrativo, quindi in una decina di minuti hoi dovuto crearsci tutta la storia intorno...XD
     
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2 replies since 19/4/2010, 16:32   79 views
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