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Ogni critica è ben accetta Titolo: 2084
Prologo
Un rumore … forse quello di qualche computer: quel rumorino fastidioso che emettono le macchine, quando s’accedono e cominciano a fischiare. L’unica cosa che so di quel suono è che non mi giungeva nitido e pulito, bensì soppresso da qualcosa. Lo sento abbastanza spesso, ma non capisco da dove provenga , lo sento anche adesso; freddo, pungente, acuto e stridulo.
Il luogo in cui vivo è freddo, ma ogni tanto, le mie membra vengono sfiorate da correnti calde.
I miei occhi non hanno mai potuto ammirare ciò che si trova al di fuori di questo luogo; mai visto nulla che non sia buio o tenebre.
Vi chiederete che razza di creatura sia, io … rimarrete stupiti nello scoprire che neppure io so chi sono. La mia mente, contiene tutto il sapere e i detti che esistano, ma queste informazioni non sono state inserite nel mio cervello. Quindi mi chiedo sempre la stessa e solita domanda di cui forse non avrò mai risposta:-Io, chi e cosa sono?-
Edited by ; K r a D - 5/5/2010, 18:07. -
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Incipit interessante *_* invoglia molto a proseguire la lettura per saperne di più (e poi io ho un debole per queste ambientazioni futuristiche *.*)
qualche appunto:
"soppresso" si riferisce più a qualcosa che viene eliminato del tutto, forse sarebbe meglio usare un termine come "soffocato, attutito" o simili ^^CITAZIONEle mie membra, vengono sfiorate da correnti calde
anche se può sembrare che ci sia una pausa, non va mai messa la virgola tra soggetto e verbo, è un errore di grammatica ^^CITAZIONEQuindi mi chiedo, sempre la stessa e solita domanda
Come sopra, niente virgola tra verbo e complemento oggetto
poi di solito non si dice "chiedere una domanda" ma "fare una domanda" oppure solo "chiedersi"
Per il resto il testo incuriosisce molto *.*. -
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Considerati i miei gusti... un incipit così mi invoglia alla lettura! . -
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sono contenta! grazie per le correzioni! comunque per fare questa versione mi sono fatta aiutare da una mia mica che è appassionatissima della scrittura, la mia versione era molto più penosa.... eheh se la posto credo che vomiterete tutti.
ora scusate se non è proprio la sezione adatta per chiederlo ma se posto il seguito e mano mano lo posto richiede qualche pagamento o cosa? perchè l'avevo letto da qualche parte .-.. -
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CITAZIONE (; K r a D @ 5/5/2010, 18:03)ora scusate se non è proprio la sezione adatta per chiederlo ma se posto il seguito e mano mano lo posto richiede qualche pagamento o cosa? perchè l'avevo letto da qualche parte .-.
No No assolutamente O.o ci mancherebbe XD
è tutto free qui ^__^
forse avrai visto la sezione dove si offrono servizi di correzione bozze ecc. ma quelli sono cose diciamo "professionali" non c'entrano con il forum ^^
Posta pure tutto quanto liberamente ^__^
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ah okok bene allora scriverò il seguito grazie ancora . -
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posso continuare a scrivere qua la storia? se si vi chiederei di togliere prologo dal titolo . -
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Certo ^^ puoi scrivere qui di seguito o editare il primo post, intanto provvedo a modificare il titolo ^^ . -
.CITAZIONE (.:: Tj ::. @ 5/5/2010, 22:18)Certo ^^ puoi scrivere qui di seguito o editare il primo post, intanto provvedo a modificare il titolo ^^
in che sesno editare?
per ora del primo capitolo ho scritto questo:
- Ancora quel fischio? -
Pensò nel dormiveglia. Aprì gli occhi lentamente e si accorse che il fastidioso suono proveniva dalla pentola a pressione che aveva messo sul fornello prima d’addormentarsi. Dal divano balzò in piedi e corse in cucina a spegnere la fiamma.
- Nooo! –
Esclamò aprendo il coperchio vedendo che le patate si erano del tutto spappolate.
- Non riuscirò mai a lessarle a dovere –
Gettò tutto nell’immondizia con rassegnazione. Tornò in sala calpestando per caso il suo ultimo progetto, sbuffando amaramente si chinò per raccoglierlo. Lo aveva ormai rovinato con un bello stampo della suola della ciabatta. La giornata era iniziata malissimo. Squillò il cellulare di lavoro, quindi rispose.
- Pronto? Qui Josèphine Lemaire –
- Signorina Josèphine? Salve, Sono il signor Morelle. Le ho telefonato per comunicarle la sua prossima trasferta. Il direttore ha deciso per lei un trasferimento temporaneo –
- Temporaneo? Quanto tempo dovrei rimanere lontano da casa? –
- All’incirca quattro mesi –
-Cosa!? 4 mesi?-
- si. Mi ha anche detto che non sono ammesse discussioni. Verrà trasferita in India a Portblair. Il volo da Charles de Gaulle è stato programmato per le 5.00 di martedì prossimo. Dovrà presentare il suo ultimo progetto, quello della struttura ospedaliera. Lo stesso che mi aveva mostrato alla riunione. Lei ha il dovere e il diritto di far propaganda alla nostra azienda. Il viaggio è tutto pagato dal suo capo, ma dovrà fare buon lavoro, come al solito del resto. Il suo direttore la contatterà al più presto. Le auguro buon viaggio e buon lavoro –
Terminò la chiamata. Josèphine lasciò cadere il cellulare sul divano e tirò un sospiro guardando il suo progetto, alzò lo sguardo controllando sul calendario elettronico che aveva sul tavolino davanti al divano che era giovedì.
-…Wow, fantastico, che mi tocca fare povera me! –
Josèphine era un architetto che eccelleva nel suo lavoro. Aveva quasi 25 anni e la mandano spesso in luoghi lontani a progettare ed edificare nuove strutture. La ditta per cui lavorava apparteneva a suo zio;, fratello di suo padre che risiedeva in Francia.
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