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lisa1.
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Titolo: CANNE AL VENTO
Autore: Deledda, Grazia
Genere: romanzo
Pagine: 256
Casa editrice: Giunti
Collana: Acquarelli ( gennaio, 2006)
prima edizione originale: 1913
Trama:
Questo splendido romanzo narra la vicenda del servo Efix , legato profondamente alle tre sorelle Pintor ( nobili cadute in miseria dopo la morte del padre ) coltiva un poderetto, ultima rimanenza di un vasto patrimonio e loro unica fonte di reddito.
La loro vita è monotona e sonnolenta a Galtellì fino all'arrivo del figlio della quarta sorella che la sconvolge ad un tratto: la quarta sorella era fuggita anni prima , scappata oltre il mare, per "prender parte alla festa della vita" fuggendo da un padre-padrone che teneva segregate le quattro figlie in una casa -prigione, impedendo loro persino di affacciarsi all'uscio di casa!
Anni dopo prima arriverà una lettera gialla e poi, in sella ad una bicicletta ( simbolo del Continente industrializzato) arriverà Giacinto, il ciclone......
Commento:
Che libro!!!!
La tela su cui viene dipinto il romanzo è la brulla Sardegna, col suo caldo polveroso, le ombre che seguono i corpi in movimento...ma anche le figure di femmine che, fuso alla mano, ricamano sedute fuori dalla porta di casa, i fiori rossi in cima al pozzo, le ossa bianche che, simili a margherite ( citazione dal libro) luccicano al sole nel prato-cimitero, l'acqua che mormora piano e si accompagna allo strisciare degli spiriti della notte, i folletti e le panas ( donne morte di parto), le cipolle per companatico e il profumo di gelsomini...
Dal libro: " Efix cammina, piccolo e nero fra tanta grandiosità luminosa.
Il sole obliquo fa scintillare tutta la pianura; ogni giunco ha un filo d'argento, da ogni cespuglio di euforbia sale un grido d'uccello; ed ecco il cono verde e bianco del monte di galte solcato da ombre e da strisce di sole, e ai suoi piedi il paese che pare composto dei soli ruderi dell'antica città romana....."
Ed è tutto così, questo splendido romanzo, ti prende per mano e ti accompagna dolcemente in una terra antica che sa di sudore, di chiacchiere, di pettegolezzi, di dolore, di povertà e sofferenza, di detti popolari, credenze, religione e fede e calunnie e imbrogli: è la sardegna rurale del primo novecento.
I protagonisti di questa storia sono tanti: c'è il già citato Efix, come protagonista, servo della nobile famiglia Pintor...e così conosciamo chi ora vive con dignità d'animo in casa ( le tre sorelle rimaste : Ruth, Noemi e Ester ) , tutti gli altri abitanti del Paese, Giacinto ( il figlio della sorella ribelle) e l'ammaliata Grixenda...e Don Predu ....e via scrivendo sino alla fine del libro poichè in ogni pagina c'è un intreccio, un'inanellarsi di cuori, di mani, di sguardi, di paure e di riverenze.....
«Sì, siamo esattamente come le canne al vento. Noi siamo le canne e la sorte il vento». Ester: «Sì, va bene, ma perché questa sorte?» Efix: «È perché il vento? Solo Dio lo sa».
Romanzo da leggere assolutamente!!!
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è uno di quei romanzi nella mia lista dei "da leggere"..... opo aver sbirciato il tuo commento sono sempre più convinta della cosa!
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lisa1.
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Non ne rimmarrai di certo delusa, se ti piacciono le letture classiche!
Dopi aver letto proprio questo libro della Deledda...li vorrei leggere proprio tutti!!!!Mi ci sto impegnando .... -
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E' proprio per quello che stento a cominciare! Ad avercelo il tempo di leggere tutto quello che vorrei... Già ho un conto in sospeso con Pavese.... ^^ .