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Titolo: Haxan - La stregoneria attraverso i secoli Titolo originale:Häxan Regista: Benjamin Christensen Nazionalità: Danimarca | Svezia Anno: 1922 IMDB
www.exxagon.it/stregoneriaattraversiisecoli.htm Di poco valore se preso come un documentario serio, ma di grande valore se visto come film di fantasia. Visionario e weird.
Uscito in Svezia il 18 settembre 1922, Häxan è un film difficile da descrivere: a metà fra il documentraio e la ricostruzione drammatica, sembra, in definitiva, più un sogno weird. La pellicola inizia come un documentario mostrando antiche incisioni artistiche per far capire come, a partire dal tempo dei Persiani, i demoni siano stati sempre in mezzo a noi e abbiano interferito nella vita dell'uomo. Questo tratta la prima delle sette parti in cui il regista ha diviso la sua opera. Le parti successive sono storie, alcune volte legate fra esse, che illustrano la stregoneria secondo Christensen. Questo in effetti è il grande limite: la tesi che porta avanti il documentario non è poi trattata in maniera così profonda [...] e più che altro ha a che fare con l'idea che il regista ha dell'argomento piuttosto che con una seria ricerca storica. [...] . Il risultato ottenuto da Christensen è comunque affascinante, fatto com'è di incubi allucinanti, humor nero, scenografie, costumi ed effetti tetri. Non stupisce che, con tale tasso di situazioni e scene weird, il film abbia trovato nei Surrealisti degli estimatori [...]. Il regista riempie lo chermo con immagini orrorifiche mescolando fatti e fantasia: c'è la tregenda con la tipica scena del bacio sul derentano del Maligno praticato dalle streghe, c'è la lussuria, ci sono i monaci e i loro strumenti di tortura, c'è il neonato portato al sabba per essere divorato, ci sono demoni di ogni fatta e cavalli schelettrici. Tutto si può dire di questo film tranne che Christensen non abbia avuto un certo genio visionario e che non sia riuscito a stupire con gli effetti speciali e le scenografie. Anche la parte finale del film presenta un certo interesse: il regista sposta l'azione nell'era moderna (la sua), illustrando il caso di una vedova di guerra cleptomane e piromane. Il regista pone dei paralleli fra il comportamento isterico e i cosidetti "marchi della strega"[...]. In una scena il Maligno è equiparato allo psicologo anche se poi lo stesso regista mostra che è proprio lo psicologo quello che può aiutare la donna. Non è certo la razionalità e la linearità che bisogna cercare in questo film che ha la sua chiave di volta non nella scientificità ma nella visionarietà, infatti Christensen, nel cercare di denunciare certi fatti finisce per farsi rapire dal fascino degli stessi. La stregoneria attraverso i secoli è uno di quei film della silent-era che dimostrano come il bianco e nero e il muto non equivalgono a delle pellicole piatte e leggere; il passare del tempo non ha attenuato il livello weird di Häxan né la sua capacità di stupire
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