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Mangianabbi
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Titolo: Deus Irae
Autori: Philip K. Dick, Roger Zelazny
Anno:1976
Pagine: 224
Amazon: qui
Trama:
Dopo il grande disastro che ha sublimato la terza guerra mondiale, due Chiese si disputano i pochi sopravvissuti e i loro discendenti, flagellati dalle mutazioni. Una delle Chiese venera Deus Irae, il dio dell'ira, colui che ha causato nel mondo la devastazione ambientale. Un artista viene incaricato di realizzare il ritratto di Deus Irae per rianimare la fede dei seguaci. Dovrà intraprendere un viaggio alla sua ricerca attraverso una terra inaridita e popolata di esseri bizzarri e mortali.
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Lascio che le cose mi portino altrove
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Riletto dopo tanti, tanti anni (quasi 15!),non ricordavo praticamente nulla, quindi... la considero una lettura ex novo.
Non ho letto altro di Zelazny, ma nel frattempo ho letto e riletto molto altro di Dick: eppure il confine tra l'uno e l'altro non mi è molto chiaro. Forse Zelazny ci ha messo del velato ottimismo, e una trama più 'coerente' e lineare del solito PKD. Non sono sicura che siano pregi.
Il motivo di base è molto bello, un "Pelleg" alla ricerca di Carlton Lufteufel l'uomo che al culmine della guerra fredda ha premuto il pulsante e scatenato le esplosioni nucleari. Nel mondo post-fallout (avvenuto in un passato troppo recente, con alcuni umani che ancora hanno memoria del prima e mutazioni perfettamente adattate) una nuova chiesa si attesta, in venerazione dell'uomo-dio che ha trasformato per sempre il mondo: il dio dell'Ira. Tibor McMasters, un "inc", incompleto, nato deforme a causa delle radiazioni, è il pittore che viene scelto per la raffigurazione di Lufteufel, di cui non esistono foto, e quindi deve muoversi alla sua ricerca.
Dicevo il passato troppo recente: Lufteufel viene introdotto nel romanzo come personaggio di circa 60 anni... quando è cambiato il mondo? possibile che queste civiltà abbastanza avanzate e organizzate di lucertole, blatte, "corridori"? *io molto mumble* in merito, sono abituata a non farmi domande e non cercare per forza la coerenza con PKD.
A parte questo... a un certo punto si trasforma un po' in una spy-story, con poche paranoie e molta azione. E poi torna al magico mondo della paranoia, dei dubbi, dei what if... ma che hanno meno presa del solito, per via dei momenti lucidi quasi inaspettati.
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1 replies since 18/10/2011, 22:08 71 views
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