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Lascio che le cose mi portino altrove
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1. "My Favorite Things" (Richard Rodgers) — 13:41
2. "Everytime We Say Goodbye" (Cole Porter) — 5:39
3. "Summertime" (George Gershwin) — 11:31
4. "But Not for Me" (Gershwin) — 9:34
Sì, fare una recensione di questo disco sembra quasi un'eresia.... si tratta di uno dei pilastri della musica jazz, e forse di tutta la musica in generale. Coltrane è spaventosamente bravo, spaventosamente coinvolgente, spaventosamente spaventoso
Sembra impossibile il modo in cui riesce a far sembrare naturale anche questa musica così elaborata, così studiata e strutturata. Le note scivolano melliflue nelle orecchie, e ti cullano trascinandoti verso spiagge mai immaginate prima.
Pezzi un po' più da scena melensa di qualche film anni 70 (everytime we say goodbye) (sì, dai, quelle scene in cui c'è lei che ha discusso con lui, ad un cocktail, e se ne va su un terrazzo a contemplare la notte, e arriva l'altro, mentre un'orchestrina suona un po' di gezz e lui la circuisce, alla luce delle stelle tra i ficus ed i palmizi in vaso), che un po' suonano.... boh....!, si alternano a pezzi assolutamente geniali, tra cui quel capolavoro assoluto che è la title track, un pezzo senza tempo, sempre capace di emozionare toccando le corde più profonde...
Il sax di coltrane è qualcosa che ti cambia la percezione del mondo 
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0 replies since 4/11/2011, 11:03 24 views
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