Very

~ Pet Shop Boys

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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Ammetto la mia totale ignoranza nei confronti di questo gruppo, che conosco solo di nome, sebbene il genere mi piaccia abbastanza. Ascoltarlo quindi è stata un'esperienza piuttosto piacevole, una sorpresa ma anche una conferma, in un certo senso, dei miei ascolti precedenti.
    Il discorso è che è un disco anni '80. Formalmente, stilisticamente. Solo che è stato pubblicato nel '93- la cosa mi stupisce, e solleva delle questioni che potrebbero essere chiarite solo approfondendo storia e discografia del gruppo, ma che penso rimarranno sospese.
    Infatti nel '93 il mondo musicale è profondamente diverso, si è evoluto da queste sonorità che tutti ricolleghiamo agli eghties, sono superate e relegate a b-music di chi è arrivato tardi sull'onda dei sintetizzatori elettronici. Per dire, Music for the masses ha ben altra profondità (non solo strumentale) e è dell'85, mi pare! Non nego che ci saranno state grandi hit tra i loro successi precedenti, e che questo discorso è probabilmente una polemica stupida e sterile.

    In ogni caso, a prescindere dall'anno di pubblicazione, è un lavoro che non colpisce molto. Rimane abbastanza piatto sullo sfondo, poco interessante. Non posso dire che non ami particolarmente il genere, ma il mio handicap è che vado a sensazioni! e qui a parte alcune canzoni, poche sono quelle che trasmettono qualcosa.

    A different point of view è un gioiellino, che è entrata dritta nelle mie future compilation di "ballereccio vintage" per le feste
    Yesterday when I was mad potrebbe essere un pezzo dei Soft Cell e si fa ascoltare, è un bel pezzo, ha queste aperture nel ritornello quasi EBM come struttura!
    Bellina anche To speak is a sin (risposta a enjoy the silence? ), apprezzato moltissimo il testo (Looking for love, and getting Nothing that's worth regretting But wondering why we travel so far)
    -- ecco, i testi (me li son letti un po' tutti) hanno veramente qualcosa di particolare, voto +.

    I punti bassi sono toccati da Liberation, Dreaming of the queen , the Theatre. Quest'ultima è particolarmente pallosa, peccato per alcune interessanti digressioni elettroniche!

    La voce di Tannant non spicca, non ha molto risalto, è impostata in maniera terribilmente '80.. ahah ma che c'è di male? non lo so, però, tutto sommato mi aspettavo un altro spessore.
    Ahaha , mi sento un'arpia a parlare così di uno dei gruppi più importanti del pop elettronico ^___^
    Verranno a cercarmi a casa e mi faranno ascoltare questo cd in loop per l'eternità

    Per altro cercando informazioni su internet, sono arrivata a questo remix che non conoscevo e da cui ho capito che questo gruppo proprio non fa per me.


    Voto: 5+/10

    (dimenticavo di citare young offender tra le ca***e memorabili del cd, talmente memorabile che l'avevo rimossa. fa calare di quasi un punto tutto il disco)
     
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0 replies since 4/11/2011, 11:38   203 views
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