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Meng.
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Libro del mese di Giugno 2012
Titolo: Se ti abbraccio non avere paura
Autore: Fulvio Ervas
Anno della prima uscita: 2012
Editore: Marcos y Marcos
Link Ibs
Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.
Edited by Yelena‚ - 1/6/2012, 13:59
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ne hanno parlato l'altro giorno alla riunione a cui ho assistito al tirocinio con le famiglie dei bambini autistici con Assistente sociale e educatori del centro diurno(dove i bambini passano tot ore a fare attività per "migliorare" e crescere seguiti da personale adeguato alle loro esigenze) . -
Fa}.
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letto!
sono il primo a leggerlo? mi è piaciuto, è molto scorrevole e tratta un tema scottante con moltqa delicatezza e attenzione. non voglio spoilerare per cui aspetto che qualcun'altro l'abbia letto per commentare in maniera più dettagliata. -
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Lo sto leggendo, a rilento causa vacanze ma mi sta prendendo un sacco. . -
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Finito stamattina. Il libro si fa leggere, scorre con leggerezza, a volte perfino troppa. Sorprende la profondità del ragazzo, e m'incuriosisce il "background" della famiglia, che però viene taciuto. E' evidente che di problemi economici non ne hanno nella maniera più assoluta, ma mi sorprende e perplime un po' la totale assenza di ogni riferimento agli aspetti economici del viaggio. Sarò io che, da squattrinata, ho sempre una mano al portafogli? Non so, però mi suona proprio strano il fatto che questo padre innamorato spenda e spanda senza porsi il minimo problema del tetto al budget. E d'altro canto mi sembra inverosimile che uno che non batte ciglio per passare due notti nei più lussuosi alberghi da ricconi non si crei problemi a dormire per strada o quasi, e non abbia alcuna paura di essere rapinato-truffato-rapito, specialmente nella seconda parte del libro.
Il rapporto del padre con Andrea a tratti mi sembra velato dello stesso tipo di incostanza, momenti di comprensione profonda e comunicazione e momenti egoistici di totale assenza genitoriale. Sicuramente non è facile la relazione con un figlio autistico, e porterà ad alti e bassi, ma in certi passaggi sembra quasi che si tratti di persone diverse....
Non so, il libro non mi ha convinto poi così tanto... E alcuni passaggi, estremamente toccanti, mi sono sembrati fuori contesto (tipo le discussioni al pc tra i due).
A parte queste critiche, che vanno a discapito dell'autore e non del protagonista come padre o della storia del viaggio, vorrei sottolineare che ho trovato il libro un'avventura davvero toccante e commovente, una storia interessante e un bellissimo specchio sulla vita di un genitore che non riesce a entrare in contatto con il figlio...
Per chi volesse approfondire, ecco il sito di Andrea e di suo padre, Franco: www.andreaantonello.it. -
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Edit: il sito lascia un po' a desiderare e le foto non si caricano, ma su facebook ci sono tutte.... 
che cosa assurda.... O_o
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Fa}.
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sì è vero ho percepito anche io questo andamento altalenante e anche io ho pensato "ma questi non hanno problemi di soldi!!!??? per farsi una vacanza così, e fermarsi a dormire negli alberghi mille stelle".....
però poi si ho visto che il padre è imprenditore e in effetti non hanno problemi di soldi, ma la questione è un'altra: non dovremmo mescolare vita vera e finzione, nella vita vera può funzionare e troviamo giustificazioni chiare, ma nella finzione narrativa? io il libro lo leggo come finzione narrativa a prescindere dalla realtà che c'è dietro, quindi quello è un dato mancante che mi pesa perchè mi lascia domande senza risposta.. -
Nonèungiudizio.
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E' un libro che ho finito di leggere da poco, comprato per la curiosità nei confronti di un tema così delicato. A me è piaciuto, forse molto di più la prima parte del libro, la seconda l'ho trovata troppo pesante su alcuni punti, per esempio nelle descrizioni, secondo me poco accativanti nei riguardi di posti così belli, e troppo frettoloso nel finale che sinceramente mi ha lasciata un po' a bocca asciutta. Un aspetto molto bello della storia è il modo in cui viene trattato l'argomento, ironico e a volte anche abbastanza distaccato, e il modo con cui viene data voce al mondo particolare di un ragazzo autistico, cosa sicuramente non facile nè da vivere nè da descrivere.
Le "chiacchierate" al pc tra padre e figlio son quel qualcosa in più, quasi rivelatrici:poche battute che riescono a dire molto, alcune sono davvero commoventi. Sicuramente un'avventura del genere è difficile immaginarla per persone dai portafogli meno pieni...ma il viaggio nel libro alla fine è solo scenario di una bella storia d'amore incondizionato e elementare. Tralasciando gli aspetti negativi citati, lo consiglio per chi vuole vedere il mondo attraverso gli occhi di una sensibilità diversa.. -
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Mi trovi perfettamente d'accordo, e sì, penso sia davvero una finestra estremamente interessante... . -
Meng.
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Finalmente, a più di un anno di distanza, l'ho finito anch'io!!! 
Che dire... a me lo stile non è piaciuto per nulla, non mi ha coinvolta proprio, anche se la storia in sé è sicuramente una bella esperienza da raccontare... Però non so, alla fine ci sono altri libri, su questo tema o simili, che ho trovato molto più interessanti e soprattutto scritti decisamente meglio... Se qualcuno è ancora interessato alla lettura, lo metto a disposizione 
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