Tacchi Alti

~ Nicholas Blincoe

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    9788806176761B
    Titolo: Tacchi Alti
    Autore: Nicholas Blincoe
    Anno: 1998 (uscita in Italia: 2005)
    Editore: Einaudi - Stile Libero Noir
    Pagine: 216
    Descrizione: Jake Powell, a trentaquattro anni, è un tranquillo professionista che pensa di essersi lasciato alle spalle la vita sbandata che quindici anni prima conduceva a Manchester, nell'ambiente sordido della comunità gay. Ma quando il detective Green lo viene a cercare, è perché si è verificato un caso di omicidio che ricorda in tutto e per tutto l'assassinio del migliore amico di Jake, avvenuto anni prima, e dopo il quale Jack si era trasferito a Londra. La collisione tra passato e presente produce un viaggio impressionante nelle tenebre dell'animo umano e costringe Jake a fare i conti con un pezzo di vita che sperava di essersi lasciato alle spalle.

    Avevo già provato Blincoe con Acid Casuals, di cui mi avevano colpito le cupe atmosfere metropolitane di una Manchester anni '80 torbida e dissoluta, ma soprattutto la colonna sonora, parte integrante del romanzo (lo comprai, in verità, perché in quarta copertina era esplicita la citazione di Heart of Glass). Il libro precedente in realtà non mi ha lasciato granché, ma ho voluto dare a Blincoe una seconda possibilità e non sono rimasta delusa. Questo romanzo ha, se possibile, atmosfere ancora più cupe, una colonna sonora ancora più coinvolgente e ricca, un'ambientazione simile ma ancora più sordida e cruda, con personaggi altrettanto crudi, senza nulla da perdere, sbandati e anche disperati.
    Simpatici i cammei di alcuni personaggi del libro precedente: Junk in primis, e poi quel Paulo, non è che fosse per caso Estela Santos, protagonista di Acidi Accidentali? Da controllare.

    Sulle note di: Iggy Pop, Siouxsie and the Banshees, David Bowie, Roxy Music...

    Edited by N. Zyme - 28/6/2015, 16:54
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Letto anche io, stessa copia di Mag che mi ha mandato col regalibri ;)

    Ci sono alcune cose che mi sono piaciute e altre che non mi hanno convinto molto. Partiamo dalle ultime: è un thriller veramente atipico, nel senso che ci sono alcune informazioni che vengono nascoste al lettore volontariamente e di conseguenza non è il classico giallo-noir in cui devi arrivare a scoprire l'assassino o, dato l'assassino, arrivare a scoprire come viene incastrato.
    Gli elementi vengono presentati man mano e in maniera incompleta, fino alla fine, non c'è nessuna indagine che coinvolge il lettore.... bisogna solo leggere, saltando da un anno all'altro, da un capitolo all'altro, scoprendo pezzo per pezzo le vicende... come se si scoprisse piano piano un puzzle già completato.
    Sicuramente è un modo molto interessante di portare avanti un romanzo, penso che è la prima volta che mi capita una storia così costruita e sinceramente non so bene se questa particolarità mi è piaciuta o meno...
    O forse mi sono persa qualche connessione io? In ogni caso è negativo ma nemmeno troppo, ecco. Diciamo che mi ha lasciato perplessa e sul finale mi sono sentita un po' "tradita".

    Invece mi è piaciuta un sacco l'ambientazione anni '80, mi sono piaciuti i costumi, le descrizioni, i personaggi, la colonna sonora... Il tutto ha reso il libro davvero godibile, tutto sommato,
    Ebbrava Magenta!
     
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  3. MagentaMist
     
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    CITAZIONE
    Letto anche io, stessa copia di Mag che mi ha mandato col regalibri ;)

    In realtà la mia era una copia di biblioteca, la tua l'ho cercata in giro per il web perché tra l'altro è fuori stampa ._. non è più tanto facile trovarlo, tientelo caro che tra poco potrebbe valere MIGLIONI DI MIGLIONI (o milioni di maglioni)
     
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2 replies since 11/11/2012, 13:02   105 views
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