Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo:Avanti veloce - Cronache da un mondo pop Autore:Alberto Forni Anno: 1999 / little BIG Books (1 maggio 2013) Pagine: 144 www.amazon.it/gp/product/B00CCUREXC/ref=cm_cr_mts_prod_img Descrizione: Raccolta di racconti. Ristampa elettronica di Cronache da un mondo pop, edito nel 1998 dall'editore Fernandel e ripubblicato nel 2001 dalla Baldini&Castoldi con il titolo di Avanti veloce.
QUESTO LIBRO
A metà degli anni '80 mi imbattei in Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli. Se un libro poteva comunicare in maniera così potente e diretta, anche io volevo scrivere. E provai subito a farlo. E subito fui costretto a prendere atto che i miei tentativi di dare vita a un romanzo si arenavano dopo due o tre pagine e soprattutto che i risultati erano, per usare un eufemismo, molto modesti. E visto dunque che quello che scrivevo non mi soddisfaceva, pensai bene di tenermi lontano dalla scrittura e di dedicarmi ad altro. Ogni tanto l'idea del romanzo che avrebbe rivelato al mondo il mio straordinario talento letterario tornava a prendere piede, ma bastavano le solite due paginette mal scritte per convincermi a rinviare ulteriormente il fatidico momento: il mondo avrebbe saputo aspettare. Nel 1995 decisi di affrontare una volta per tutte la questione: avevo un po' di "talento" o quella di scrivere era solo una delle tante velleità artistiche con le quali ognuno, nel corso dell'esistenza, si trova a doversi misurare? Iniziai così a scrivere alcuni brevi racconti e a farli girare: facendoli leggere ad amici che come me stavano tentando la strada della scrittura, inviandoli ad alcune riviste letterarie, mettendoli su siti web che in quegli anni iniziavano a sorgere. I riscontri furono tutti piuttosto positivi. Proprio attraverso uno di quei siti venni in contatto con una piccola casa editrice di Ravenna, Fernandel, e feci così leggere altri racconti all'editore, che li apprezzò e decise di pubblicarli. La raccolta uscì nell'aprile del 1999 con il titolo di Cronache da un mondo pop. Il libro andò più o meno come vanno tutti i libri del genere: qualcuno se ne accorse, la maggior parte no; ci furono delle recensioni; mi invitarono da qualche parte; conobbi dei lettori; fu comunque una soddisfazione e cose varie. Nel 2001 la raccolta venne acquisita dalla Baldini&Castoldi e ripubblicata come Avanti veloce. Il libro andò più o meno come era già andato prima, quindi andò più o meno come vanno tutti i libri del genere per due volte. Se il primo amore non si scorda mai - tanto che una ricerchina su Google o Facebook si finisce sempre per farla - anche il primo libro non si può scordare. E se è esaurito da anni, l'unica soluzione è quella di ripubblicarlo in e-book.
Questa raccolta contiene una serie di racconti dal sapore fortemente autobiografico. Interessanti, scritti con uno stile leggero e scorrevole, sanno essere riflessivi senza risultare mai prolissi o pesanti. Probabilmente soffrono un po' di autoreferenzialità, assomigliando talvolta più a digressioni fatte tra sé e sé che a veri racconti. Parrebbe quasi un estratto di un blog, di un diario, di corrispondenza privata. E proprio la sensazione di star entrando in qualcosa di privato è sia il suo difetto che il suo pregio. L'autore riesce a creare un'atmosfera per certi versi intima, di contatto. I racconti hanno alti e bassi, i più interessanti sono secondo me i primi (quelli un po' più distaccati, probabilmente), il libro nel complesso non è malvagio e si lascia leggere in un paio di giorni abbastanza serenamente.
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