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Titolo: Wool
Autore: Hugh Howey
Anno: 2012
Editore: Fabbri Editori
Pagine: 552
Descrizione:
Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e l’aria che respiri potesse uccidere? Se vivessi in un luogo dove ogni nascita richiede una morte e le tue scelte possono salvare vite o distruggerle? Questo è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo. Lì, uomini e donnevivono prigionieri in un a società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo sceriffo Holston, un uomo lucido e malinconico che vive nel ricordo della moglie scomparsa. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa, rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù e chiede di uscire, di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, un tecnico specializzato del reparto macchine: Juliette. Ora che il silo è affidato a lei, imparerà presto a sue spese quanto il suo mondo è malato. Juliette è abituata ad aggiustare le cose e vuole vederci chiaro: com’è nato il silo? E chi ha interesse a mantenervi l’ordine, tanto da arrivare a uccidere? Forse il silo è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare. Rivolta.
Iniziato da pochi giorni e la storia è scorrevole e intrigante. Sinossi spoilerosa, per fortuna alcune cose le ho già passate. -
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Tienici informati. . -
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Buona l'idea di partenza ma dopo una prima parte molto scorrevole, il ritmo è discontinuo e riceviamo una mole eccessiva di informazioni non vitali che fanno solo da brodo per la storia, senza aggiungere niente ma anzi abbassando l'attenzione del lettore. Wool non è male e forse l'eccessiva prolissità sconta il fatto che il titolo nasce come auto-pubblicato. Il fatto che continuerò la trilogia è comunque un punto a suo favore! E per finire: preparate i fazzoletti e le salviette rinfrescanti visto che ogni tot di pagine uno dei protagonisti piange come una fontana o suda da matti
Voto 7. -
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Fazzoletti a parte... lo cerco. . -
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io ho la versione cartacea! quanto a Wool, che diventerà un film, ho trovato molti punti in comune con Snowpiercer (film): mondo esterno inospitale, da una parte il silo diviso per zone in base ai piani e dall'altro il treno diviso per vagoni e mi fermo sennò spoilero . -
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Buona l'idea di partenza ma dopo una prima parte molto scorrevole, il ritmo è discontinuo e riceviamo una mole eccessiva di informazioni non vitali che fanno solo da brodo per la storia, senza aggiungere niente ma anzi abbassando l'attenzione del lettore. Wool non è male e forse l'eccessiva prolissità sconta il fatto che il titolo nasce come auto-pubblicato. Il fatto che continuerò la trilogia è comunque un punto a suo favore! E per finire: preparate i fazzoletti e le salviette rinfrescanti visto che ogni tot di pagine uno dei protagonisti piange come una fontana o suda da matti
Voto 7
Condivido il commento di Elianto quando afferma che a una prima parte interessante e coinvolgente si passa ad una eccessiva prolissità che rende (almeno così è stato per me) più faticosa la lettura. Avrei preferito un maggior approfondimento dell'aspetto introspettivo dei personaggi (una ventina di pagine in più non avrebbero fatto gran differenza viste le 552) e avrei eliminato di netto la love story (molto teen drama). Da un lato sarei curiosa di proseguire per capire dove l'autore "andrà a parare" (anche perchè nel primo volume non ha spiegato pressochè nulla); dall'altra visto che ha aumentato ancora le pagine temo di andarmi ad infilare in un libro che alla sensazione di claustrofobia aggiunge la noia mortale.
Ps: mi è rimasto un dubbio: che c'entra il titolo Wool (lana, giusto?). -
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Finito anche io. Mah, non mi ha detto molto. Sulla scia dei "fenomeni mediatici" degli ultimi tempi. Storia con uno spunto potenzialmente interessante, sviluppata in maniera molto blanda e scontata. Probabilmente il target è un pubblico molto giovane e quindi può avere senso, ma per quanto mi riguarda l'ho trovato noioso e nonostante le buone premesse non penso che concluderò la saga. Anche a livello di scrittura non mi ha entusiasmato, proprio da sufficienza, anzi, alcune parti le ho trovate anche poco chiare e con espedienti narrativi fastidiosi. Non dico che sia tra le cose peggiori che abbia letto, ma se non l'avessi letto non mi sarei perso niente. .