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Titolo:Fiori per Algernon
Autore: Daniel Keyes
Anno: 1959 - 1966
Pagine: 314
Descrizione:
Algernon è un topo, ma non è un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo IQ, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon che, fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succede quando quella stessa operazione viene effettuata su Charlie? Il diario di un uomo che "voleva soltanto essere come gli altri", un romanzo definito dal New York Times "magistrale e profondamente toccante..." e vincitore del Premio Nebula 1966.
Leggo, su remoto consiglio di Libero. -
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Biting's excellent.
It's like kissing.
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Bello bello.
Poi guardati anche il film.. -
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Quando consiglio la fantascienza a qualcuno che non la legge faccio sempre due nomi:
I Canti di Hyperion e Fiori per Algernon.. -
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Letto, davvero molto bello! Si intuisce dove si andrà a parare un bel po' prima della fine, ma rimane ugualmente molto triste... Mi piace questo tipo di fantascienza, profonda e molto poco d'azione... . -
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Lessi il romanzo tratto dal racconto almeno tre decenni fa. Ricordo poco della trama complessiva, così come conservo solo brevi flash del film "I due mondi di Charlie".
Quello che ricordo è in pratica il racconto originale da cui sia romanzo che film derivano.
Breve e incisivo, senza troppe sovrastrutture o episodi aggiuntivi, forse utili solo ad allungare il brodo, il racconto narra del breve periodo che Charlie trascorre tra l'intervento che aumenterà la sua intelligenza e il nuovo sprofondare nell'inconsapevolezza della sua ignoranza.
Il racconto tratteggia l'evoluzione delle capacità di Charlie e gli studi, che lui stesso compie, che spiegheranno come e quando l'intervento subito fallirà.
Senza troppi fronzoli, il racconto descrive quello che, dopo tanti anni, rimane effettivamente nella memoria del lettore.
Forse quello che basta a rendere quelle poche pagine fondamentali.
5 / 5.