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High Hopes: The Amityville Murders by Gerard Sullivan
My rating: 4 of 5 stars
Trasposizione fedele del caso di pluriomicidio avvenuto al 112 Ocean Avenue di Amityville, nella notte del 13 novembre 1974, per mano di Ronald "Butch" DeFeo Jr..
Se la cosa vi sembra familiare non vi state sbagliando, gli omicidi della famiglia De Feo (padre, madre e quattro figli), avvenuti per mano del figlio maggiore, sono alla base del folklore che ha circondato la casa al 112 di Ocean Avenue, divenuta ancor più famosa per le trovate paranormali inventate dalla famiglia Lutz (primi ad abitare la casa dopo il massacro) e da quello che fu l'avvocato difensore di Ronald De Feo jr..
In questo libro ci viene raccontato come sino andate le investigazioni e il processo, con dettagli su interrogatori, perizie e considerazioni della giuria.
Una struttura alla Law & Order, dove i ruoli e le tecniche della polizia, della procura e della difesa sono raffigurate in maniera esemplare.
Ovviamente l'autore è di parte, visto che era il Procuratore ai tempi del processo, ma non si può fare a meno di essere dalla sua parte e, pur sapendo l'esito del processo (De Feo sta ancora scontando le sue sei condannd consecutive da 25 anni l'una, per l'omicidio di secondi grado dei propri familiari) è chiaro di come, ai tempi delle udienze, il rischio che De Feo potesse cavarsela per insanità mentale era alto.
Scevro di qualsiasi riferimento alla tesi della possessione (diabolica e/o vecchi spiriti indiani e/o stregoni scapati da Salem, a seconda delle vetsioni), saltata fuori solo in seguito, il libro mostra quello che è il solo e vero mostro della storia: la personalità asociale e narcisistica di De Feo.
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