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Titolo originale Journey to Dyatlov Pass: An Explanation of the Mystery
Autore Keith McCloskey
Paese U.K.
Genere giornalistico, storico, mistero
Lingua inglese
Prima edizione 2016
Editore Createspace Independent Publishing Platform
Trama
This book describes the author's journey to the Dyatlov Pass in the northern Ural Mountains in the company of Russian Dyatlov "Obsessives." It is also a book for people who already know the Dyatlov story. The physical locations relating to the Dyatlov Incident are examined and discussed as well as competing theories from some of the group members about what happened. The second part of the book takes a critical look at the autopsies. This is followed by an intensive look at some ground-breaking research on the Dyatlov negatives by Valentin Gerasimovich Yakimenko. The final part of the book discusses the statements made by the two senior figures in the investigation and finishes with a scenario as to what may have happened on that fateful night of 1/2 February 1959.¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥
Secondo libro di Keith McCloskey a tema Dyatlov (il primo, Mountain of the Dead: The Dyatlov Pass Incident devo ancora leggerlo), più incentrato sulla sua escursione sui luoghi della tragedia che non sul racconto della stessa.
Rispetto a Donnie Eichar, altro autore che ha descritto il pellegrinaggio ai piedi del monte Otorten, McCloskey è meno protagonista, racconta dei suoi compagni di viaggio e introduce le varie teorie. Il viaggio, fatto in estate, è difficoltoso comunque e la zona risulta un crocevia di viaggiatori, diretti su vari sentieri. Riesce a spostare l'attenzione sul luogo e non su se stesso, come l'altro autore, cosa che ha reso la lettura molto più gradevole.
La descrizione dell'incidente è sommaria, credo vi si dia più spazio nel primo libro. Qui si punta l'attenzione sulla teoria delle manovre militari e/o esperimento andato male, con successivo complotto e tentativo di insabbiamento.
Le foto dei globi luminosi fotografati dai ragazzi sono analizzate con attenzione, stessa cosa per le autopsie (ma senza le foto). Le incongruenze sui rapporti ufficiali e le dichiarazioni, a decine d'anni di distanza, di due degli ufficiali addetti all'indagine vengono analizzate, sempre seguendo la teoria dell'insabbiamento.
Leggendo il tutto la cosa sembra avere senso, ma ci sono alcuni dettagli che non tornano comunque... soprattutto la fatuca per mascherare l'incidente e spargere in giro informazioni che deviassero l'attenzione, quando potevano semplicemente far sparire tutti... cosa molto più facile, visto l'isolamento della zona.
La notizia più interessante viene dal sito dell'autore, dedicato all'incidente e con foto della spedizione, con la notizia della riapertura delle indagini.
4 / 5
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