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Titolo The Manson Women and Me: Monsters, Morality, and Murder
Autore Nikki Meredith
Genere giornalistico, biografia, storico
Paese U.S.A.
Lingua inglese
Prima edizione 2018
Editore Citadel
Trama
In the summer of 1969, Leslie Van Houten and Patricia Krenwinkel carried out horrific acts of butchery on the orders of the charismatic cult leader Charles Manson. At their murder trial the following year, lead prosecutor Vincent Bugliosi described the two so-called Manson Women as “human monsters.” But to anyone who knew them growing up, they were bright, promising girls, seemingly incapable of such an unfathomable crime.
Award-winning journalist Nikki Meredith began visiting Van Houten and Krenwinkel in prison to discover how they had changed during their incarceration. The more Meredith got to know them, the more she was lured into a deeper dilemma: What compels “normal” people to do unspeakable things?
The author’s relationship with her subjects provides a chilling lens through which we gain insight into a particular kind of woman capable of a particular kind of brutality. Through their stories, Nikki Meredith takes readers on a dark journey into the very heart of evil.¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥
Già dal titolo si capisce che l'autrice non parlerà solo delle donne della Family finite in galera dopo gli omicidi Tate-LaBianca, ma anche di se stessa.
Nel corso del racconto ci vengono ricordati i fatti legati a Charles Manson e alla sua Famiglia, dei modi di reclutamento, della tecnica di fidelizzazione e delle manie di grandezza di Manson.
In contemporanea l'autrice ci parla degli anni passati ad intervistare e, nel tempo, diventare quasi amica di Leslie Van Houten, mantenendo rapporti non sempre buoni con Patricia Krenwinkel, mentre non sembra aver avuto mai un buon rapporto con Susan Atkins.
Il terzo aspetto del racconto è una sorta di biografia dell'autrice stessa, cresciuta negli stessi anni delle altre tre, negli stessi ambienti di due di loro, ma con scelte e un futuro decisamente diversi.
Nel complesso le varie parti si armonizzano bene, creando un'immagine più completa del periodo degli omicidi e delle figure coinvolte, rendendo la creazione del libro stesso una parte della storia narrata.
Il parere finale della Meredith potrá sembrare di parte, ma la descrizione del processo che l'ha portata ad alcune decisioni è ben spiegata nel libro. Si può essere d'accordo o meno, ma l'affresco finale è più che apprezzabile.
4 / 5
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