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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
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Titolo:Corrono voci
Autore:Hugo Claus
Anno:2006
Editore:Feltrinelli
Pagine:206
Descrizione:
Il romanzo è ambientato a metà degli anni Sessanta. Réné, un uomo di una ventina d'anni che ha combattuto nel Congo belga prima di disertare l'esercito, ritorna nel suo villaggio natale nelle Fiandre occidentali, Alegen. Sul suo corpo e nella sua psiche sono impressi i segni di un passato violento e misterioso. Nessuno, neanche i suoi genitori, è particolarmente felice del ritorno di questo strano ragazzo. Quando un'epidemia mortale si abbatte sul villaggio, Réné diventa il capro espiatorio. Sono il pettegolezzo e la sua forza dirompente - che a volte distrugge, a volte lascia tutto immutato - i veri protagonisti del libro. Tutto si basa su fantasie, supposizioni, indagini più o meno accurate, castelli in aria e piccole vendette private. Quello che viene fuori è l'inquietante anima di un classico paesino di provincia, che dietro la facciata apparentemente tranquilla e pacifica nasconde uno spirito marcio, pronto ad aggredire qualsiasi cosa turbi la sua routine.------------------------------------------------------
Libro feroce e crudo che, senza pudore nè remore, mostra a quanta e quale crudeltà può giungere l'animo umano. Claus ci racconta quanto possa essere ipocrita il conformismo (e il perbenismo) che spesso traveste i veri lupi in agnelli. Il "far correre voci", il pregiudizio, la falsità sono i mezzi che permettono di scegliere un capro espiatorio e quindi di distogliere lo sguardo e nascondere le proprie nefandezze. Libro che fa molto riflettere riguardo a come il giudizio collettivo, scevro del pensiero critico, non possa che diventare occasione per dar sfogo alle proprie frustrazioni, invidie, insoddisfazioni..